Il 4 novembre è il giorno della commemorazione dei caduti di tutte le guerre, a perenne ricordo dell’armistizio firmato con l’Impero austro-ungarico, del ringraziamento ai militari in servizio, in Italia e nelle missioni internazionali all’estero, della loro incondizionata disponibilità.
Il legame ideale che unisce la Nazione e le sue Forze Armate è stato definitivamente suggellato nella stessa Carta Costituzionale della nostra amata Repubblica, all’art. 52, che recita al primo comma “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.
Per il cittadino militare, oggi come non mai, prende forma con nitida purezza anche l’ultimo comma dello stesso articolo 52, principio ispiratore del cammino del nostro Sindacato che ha fatto del precetto: “L’ordinamento delle Forze Armate si informa allo spirito democratico della Repubblica”, la sua cifra ideale, la sua ragion d’essere e d’esistenza.
Proprio per questo non possiamo non guardare con sgomento ai maldestri tentativi di sterilizzare la portata della storica sentenza 120/2018 della Corte Costituzionale, che ha “””aperto””” le porte delle caserme ai sindacati, con una male interpretata specificità che dovrebbe giustificare un sindacato di serie F, quale quello che emerge dalla norma come finora tratteggiata in commissione difesa alla Camera dei Deputati, che a stento potrà organizzare tornei di calcetto tra colleghi, altro che tutelarli.
Oggi al milite ignoto verrà tributato, dalle più alte cariche dello Stato, l’onore dovuto e anche noi non ci esimiamo dal dimostrare vicinanza e gratitudine ai militari che, ogni giorno silenziosamente, rendono questo paese, nonostante tutto quello che la vulgata sostiene, sicuro, civilmente avanzato e democraticamente evoluto.
Chiediamo alla politica tutta di fare altrettanto scrivendo una legge sui sindacati militari che consenta di realmente tutelare quegli uomini e quelle donne che sono sempre pronti a offrire la loro vita e il loro sacrificio per il benessere di tutta la Nazione.
Buon 4 novembre a tutti