Si è tenuta ieri pomeriggio la prima riunione – non era mai accaduto – tra i sindacati della Guardia di Finanza e il Comandante Generale del Corpo. L’incontro, voluto dal Generale Zafarana a pochi giorni dal suo insediamento, si è svolto in un clima di cordialità.
Noi del S.I.M.- Guardia di Finanza abbiamo senza dubbio apprezzato questo gesto di attenzione nei nostri confronti. L’occasione è stata propizia per ribadire la necessità di avere al più presto un quadro normativo adeguato ai tempi, che non sterilizzi la storica sentenza n. 120/2018 della Corte Costituzionale.
Dopo aver vissuto per oltre 70 anni in una condizione di incostituzionalità di fatto, i militari meritano dei sindacati veri e non rappresentanze militari mascherate da sindacati! L’interesse del nostro sindacato coincide con quello del Comandante Generale: l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione. Cioè applicare fino in fondo l’art. 97 della nostra preziosa Carta Costituzionale. Il finanziere più tutelato e più motivato lavorerà meglio e darà un contributo ancor più qualificato al raggiungimento degli scopi istituzionali: la giustizia tributaria e la lotta alla criminalità economica.
Rileviamo tuttavia, con nostro sommo dispiacere, che la proposta di legge attualmente in esame alla Commissione Difesa non va in questa direzione e appare assolutamente insoddisfacente: è inaccettabile che i sindacati debbano nascere con l’assenso del ministro; è inaccettabile che le controversie in materia di condotte antisindacali siano demandate alla cognizione del giudice amministrativo; è inaccettabile l’elenco delle materie escluse – quasi tutte! – dalla competenza delle organizzazioni sindacali. Convinti che la Costituzione debba essere applicata finalmente fino in fondo anche nelle Forze armate, noi del Sindacato Italiano Militari attendiamo fiduciosi un nuovo orientamento del legislatore ordinario. La democrazia è un bene da difendere: indietro non si torna!